ANSI
Z3950 e Wide Area Information Servers (WAIS) |
Il
modello relazionale per i database offre sicuramente un potente
strumento per la rappresentazione di realtà complesse.
Il linguaggio SQL, essendo uno standard ISO, viene oramai
utilizzato dalla maggior parte dei produttori di Data Base
Management System. D'altro canto, data la sua potenza e complessità,
SQL non é sicuramente un linguaggio utilizzabile dall'utente
finale. L'utente richiede infatti interfacce guidate, elementari
e capaci di accedere facilmente ai dati prescindendo dalla
loro dislocazione geografica. Proprio a questo scopo è
stato creato il protocollo ANSI Z3950, che consente di interagire
con un database da una postazione remota, tramite una interfaccia
utente il più semplice possibile. Il sistema, che si
appoggia al TCP/IP, é costituito da un insieme di server
WAIS opportunamente modificati, che comunicano tra di loro
attraverso il protocollo di cui sopra. Il server (waisserver)
accede ai dati memorizzati sul DBMS relazionale mediante il
linguaggio SQL e ridistribuisce all'utente i pointer (WAIS
DocId): l'utente richiede al server i singoli record o set
di record. Attualmente e' stata realizzata l'interfaccia WAIS/SQL
verso i DBMS SYBASE (SYBASE Inc.) e ALLBASE (HP Corp.), su
WS SUN e IBM per SYBASE,e su WS HP sia per SYBASE che per
ALLBASE.
Simple
Mail Transfer Protocol (SMTP) |
L'SMTP
(Simple Mail Transfer Protocol) é, come dice il nome
stesso, un protocollo creato per gestire in maniera semplice
e veloce l'invio di messaggi di posta elettronica (e-mail).
Esso si basa su una connessione (indifferentemente TCP o UDP),
tra un host client ed un server il cui demone software é
in ascolto sulla porta 25. La comunicazione tra le due macchine,
avviene attraverso alcuni semplici scambi informazioni. Una
volta stabilita la connessione, infatti:
il client si presenta, inviando una stringa del tipo:
"HELO Fabio", nella quale indica il suo nome. Il
server risponde con un "250 +OK" che é il
codice utilizzato dai server SMTP per segnalare l'avvenuta
ricezione e l'elaborazione del messaggio;
il client specifica che si tratta di una e-mail e dovrebbe
ora fornire il proprio indirizzo di posta. I nuovi software
di ricezione (Outlook Express, Eudora, ecc...), però,
ignorano di pari passo questo campo. Essendo comunque obbligatorio,
é necessario inserire la stringa: "MAIL FROM:<>";
il client specifica quindi l'indirizzo del destinatario
della e-mail. Una stringa di esempio può essere: "RCPT
TO:<F_Ruini@hotmail.com>";
é terminata la fase di autenticazione e può
quindi cominciare quella di scrittura e trasmissione del messaggio.
Prima di tutto é necessario il comando "DATA";
ora si può indicare l'indirizzo del mittente.
Ad esempio: "FROM:fabietto2@libero.it";
é quindi necessario ripetere l'indirizzo del
destinatario: "TO:F_Ruini@hotmail.com";
il messaggio dovrebbe contenere un soggetto; per specificarlo:
"SUBJECT:soggetto prova";
ora serve una riga vuota, per indicare al server che
l'intestazione della e-mail é conclusa e che ora inizia
il corpo del messaggio. Il testo può essere inviato
tutto insieme o anche riga per riga. Il server provvede ad
inoltrare la e-mail quando riceve la stringa ".";
il client si scollega: "QUIT".
Post
Office Protocol version 3 (POP3) |
Il
POP3, descritto in almeno 20 RFC diverse(1081, 1225
e 1460 solo per citare le più significative) è
il protocollo complementare dellSMTP. Se infatti lSMTP
si occupa della spedizione delle e-mail, il POP3 fa lesatto
contrario, ovvero fornisce una serie di comandi per la fase
di ricezione. E per merito dei server POP3 che è
possibile ricevere le e-mail on demand. Una volta
inoltrato dal server SMTP del mittente, infatti, un messaggio
viene memorizzato dal server POP3 del destinatario, che solitamente
è una macchina sempre accesa e destinata prevalentemente
a ricevere la posta in arrivo. Lutente può collegarsi
in un qualsiasi momento con il proprio server POP3 e trasferire
in locale tutti i messaggi destinati a lui, tenendone o meno
una copia sul server. Il demone POP3 è solitamente
in ascolto sulla porta 110 TCP, alla quale il client deve
accedere per poter controllare la sua mailbox. I procedimenti
principali utilizzati dal protocollo per avviare il trasferimento
sono i seguenti:
il client si identifica, inserendo il proprio username.
La stringa da inviare deve essere ad esempio: USER fabietto@libero.it.
Il server risponde con un +OK ed un codice che indica la corretta
ricezione ed elaborazione della stringa trasmessa;
una volta fornito il proprio username, lutente
deve farsi riconoscere mediante una password. La stringa da
inviare è del tipo PASS 5info2 (NB: la
mia password non é questa, ma a titolo esemplificativo
credo possa andare bene). Il server risponde inviando il solito
+OK, seguito però dal numero di messaggi presenti nella
mailbox;
il client può quindi iniziare la ricezione dei
messaggi, con la stringa RETR numeromessaggio.
Ad esempio: RETR 1 provoca linvio dal server
al client del primo messaggio (in ordine temporale basato
sulla spedizione) presente nella casella di posta;
nonostante venga trasmesso al legittimo destinatario,
il messaggio rimane memorizzato anche nellhard disk
del server. Per eliminarlo il client può usare la forma:
DELE numeromessaggio;
per chiudere la connessione, come nel caso dellSMTP,
è sufficiente linvio della stringa: QUIT.
Il protocollo POP3 è stato ormai sostituito dal più
recente IMAP4. Questo nuovo protocollo non ha comunque introdotto
sostanziali migliorie al POP3, al punto che, se fosse possibile
pesare il numero di software che sfruttano uno solo dei due
protocolli, lago della bilancia continuerebbe a pendere
inesorabilmente verso il POP3.
Network
News Transfer Protocol (NNTP) |
Nei
primi anni 80, quando Internet si chiamava ancora Arpanet ed
era uno strumento riservato a pochi intimi, gli utenti si scambiavo
le notizie facendo un largo uso della posta elettronica. Si
trattava senz'altro di un metodo molto efficiente, ma che soffriva
di diverse limitazioni, data l'arretratezza dei primi server
SMTP utilizzati. In particolare, venivano molto utilizzate le
mailing list e quando queste superavano una decina di utenti
registrati, ogni processo di spedizione metteva a dura prova
le capacità del server che doveva provvedere ad inoltrare
il tutto. Si pensò così di ideare un protocollo
che alleggerisse tutto questo lavoro. A tal fine, nel 1986 venne
proposto l'NNTP, descritto da Brian Kantor e Phil Lapsley
nella RFC 977. Il protocollo, opportunamente aggiornato, é
ancora utilizzatissimo anche ai giorni nostri. L'NNTP é
stato progettato affinché tutti gli articoli (in gergo
"post") risiedano su di un server dedicato e permettano
all'utente di leggere soltanto i post che gli interessano, potendo
avere in anteprima il titolo del messaggio ed il nome del mittente.
Al giorno d'oggi, tutti i più diffusi software che gestiscono
la posta elettronica hanno anche la funzione di news-reader.
Tranne Internet All-in-One, nel quale abbiamo dovuto tralasciare
la parte NNTP per esigenze puramente temporali.
File
Transfer Protocol (FTP) |
L'FTP
é un protocollo che garantisce il trasferimento di file
tra due host, in maniera affidabile ed efficiente. Esso si appoggia
ai protocolli TCP e Telnet per le connessioni, aggiungendo una
interfaccia più complessa, ma decisamente più
affidabile. Questa interfaccia é riassumibile nello schema
qui sotto:
Nel
modello, il protocollo utente inizializza il controllo della
connessione (control connection), che sfrutterà il protocollo
Telnet. All'avvio della connessione, i comandi FTP standard
sono generati dall'user-PI e trasmessi al server. La risposta
viene quindi spedita dal server-PI all'user-PI. I comandi FTP
specificano i parametri per instaurare la trasmissione dati
effettiva (data connection), come ad esempio il numero di porta
TCP da utilizzare (solitamente la 25), oltre alla natura delle
"file system operation" (store, retrieve, delete,
append, ecc...). L'user-DTP si mette dunque in ascolto sulla
porta ed il server-DTP inizia la sua trasmissione, in accordo
con i parametri ricevuti precedentemente.
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