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e-book pubblicato:
"INTRODUZIONE
AI CSS"
Lo scopo del CSS language è quello di controllare lo
stile dei vari elementi che concorrono a formare un
documento HTML.
Si può operare in tre modi collegamento ad un foglio di stile
esterno;definizione degli stili all'inizio
del documento utilizzo della proprietà style all'interno
di un Tag HTML (embedded style). Questo e-book introduttivo
servirà per apprendere tali nozioni fondametali dei fogli
di stile.
Prezzo: € 0.0.
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Responsabile
del sito: >Andrea
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Responsabile area "Corso di VB":
> Giorgio Abraini
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Visual
Basic ed il protocollo NNTP: creare un newsreader
(seconda
parte) |
Contrariamente
a quanto si potrebbe supporre, la figura dell' "utente
che scarica gli articoli" da un determinato server delle
news non sempre è assimilabile ad un individuo che
utilizza un qualsiasi newsreader dalla propria postazione
di casa o dall'ufficio.
Nel 60% dei casi il traffico inteso come flusso di articoli
richiesti dai client avviene per opera di robots, i cosiddetti
"automated clients" che scelgono un determinato
server delle news e ad intervalli regolari scaricano la lista
dei messaggi non ancora presenti sul proprio hard disk e per
ognuno di essi richiedono l'overview, l'elenco dei parametri
che contraddistingue il singolo articolo (data di invio, mittente,
oggetto).
Un esempio della portata del fenomeno viene mostrato nella
tabella sottostante dove visualizzata una classifica dei primi
cinque newsgroup basata sul criterio della popolarità
(ossia in base al numero di richieste inoltrato). In particolare
nella seconda colonna viene visualizzata la percentuale di
richieste in relazione alle richieste complessive verso tutti
i newsgroup.
Nome
del newsgroup
|
%
di richieste
|
Misc.jobs.offered |
2.55
|
Misc.jobs |
1.48
|
Biz.jobs.offered |
1.42
|
News.lists.filters |
1.42
|
Alt.nocem.misc |
1.39
|
Potrà
risultare strano che i gruppi più popolari siano quelli
che trattano esclusivamente domande e offerte di lavoro e regole
e tattiche antispam.
Da un'analisi piuttosto recente (si parla di circa un anno e
mezzo fa), si è scoperto che escludendo l'attività
dei robots, la classifica si modifica nella direzione mostrata
dalla tabella sottostante.
Alcuni newsgroup sono stati mascherati volutamente dagli autori
del report:
Nome
del newsgroup
|
%
di richieste
|
Alt.mag.xxx |
1.28
|
Alt.binaries.pictures.xxx.yyy |
0.65
|
Comp.lang.perl.misc |
0.61
|
Comp.sys.ibm.pc.xxx.yyy |
0.59
|
Tw.bbs.comp.hacker |
0.53
|
Il
numero di messaggi al secondo richiesti dai client "umani"
viene così a non corrispondere più con il totale
dei messaggi scaricati ogni secondo dai server delle news.
La figura sottostante dimostra questo squilibrio tra attività
umana ed automatizzata (fonte: COMPAQ Reasearch):
La
tabella sottostante invece mostra il numero di richieste effettuate
verso lo stesso messaggio, ossia quante volte è stato
richiesto il trasferimento sul client del corpo del messaggio.
N°
di consultazioni
|
%
consultazioni (in assoluto)
|
consultazioni
senza robots
|
0
|
64%
|
80%
|
1
|
27%
|
16%
|
2
|
4.3%
|
2.4%
|
3
|
1.0%
|
0.6%
|
più
di 3
|
4.7%
|
1%
|
Si
legge facilmente dalla tabella come nella gran parte dei casi
gli articoli non vengono mai letti (l'80% se si escludono gli
automated clients).
La differenza tra le due percentuali della prima riga indicano
invece l'importanza dell'attività degli automated clients.
Dallo
studio del numero e della tipologia di articoli inviati ai server
delle news si desume ciò che viene mostrato nella figura
sottostante (fonte: COMPAQ Research)
In
particolare vengono analizzate due tendenze differenti: il numero
di articoli per newsgroup ed il totale di byte trasmessi a ciascun
newsgroup.
Lo schema sopra indica è da leggere in questi termini:
i primi X newsgroup ricevono l'Y (%) dell'intero traffico e
l'Y (%) del totale di byte.
Il fatto che la curva dei byte mostri la tendenza a crescere
più velocemente rispetto alla curva dei messaggi può
suggerire che esistono pochi newsgroup che ricevono un numero
elevato di articoli di dimensioni notevoli.
Ciò viene confermato anche dal raffronto con la tabella
seguente.
Vengono infatti messi a confronto quattro newsgroup per ciascuna
delle categorie in analisi: numero di articoli e totale di byte
ricevuti.
CRITERIO
I: numero di articoli
|
CRITERIO
II: numero di byte totali
|
newsgroup
|
%
di articoli
|
newsgroup
|
%
di byte
|
Misc.jobs.offered |
1.5
|
Alt.binaries.sounds.mp3
|
10.6
|
News.lists.filters |
0.8
|
Alt.binaries.warez.ibm-pc
|
5.2
|
Alt.nocem.misc |
0.6
|
Alt.binaries.games
|
3.5
|
Alt.jobs |
0.5
|
Alt.binaries.cd.image
|
2.7
|
In
termini di byte pertanto i primi quattro newsgroup (colonna
3) detengono più del 22% dell'intero traffico mondiale.
E queste tipologie di gruppi vengono definite "newsgroup
binario" (binary newsgroup) in quanto gli utenti che
vi accedono possono allegare file binari anche di grosse dimensioni.
Nel paragrafo che segue verrà tracciata una distinzione
tra newsgroup binari e newsgroup di solo testo.
Newsgroup
binari e newsgroup di solo testo |
Molti
tecnici ed esperti amministratori di USENET convengono sul
fatto che la presenza di newsgroup binari e la loro popolarità
in fatto di frequentazione, danneggi in qualche modo il sistema
in quanto ne viene aumentato in maniera esponenziale il carico
di lavoro.
Si ritiene pertanto che la necessità di porre dei limiti
al flusso di informazioni in formato di byte che giungono
a questi gruppi sia un elemento da tenere in forte considerazione.
Sono state allora ricercate e selezionate alcune possibili
procedure o filtri atte in qualche modo a preservare il sistema
dal collasso. Due di esse sono quelle elencate di seguito:
· Utilizzo di un timeout
· Sezionamento dell'hard disk e destinazione separata
di ciascuna partizione in base alle necessità oppure
utilizzo di hard disk separati
La prima soluzione rappresenta una cosiddetta expiration
policy ossia un sistema di difesa basato sulla determinazione
del tempo massimo entro il quale il file binario può
risiedere sul server delle news.
In questo modo pertanto non si bloccherebbe l'accesso di tali
file al server ma se si creerebbe una sorta di spirale nella
quale un file più recente va a sostituire quello più
datato, in modo tale da mantenere il carico dell'hard disk
in ogni momento della giornata su un valore più o meno
fisso.
La seconda soluzione invece individua una risposta nell'utilizzo
di hard disk separati e quindi più facilmente gestibili
tramite policy orientati unicamente ad essi.
Se
si desidera provare in prima persona ad analizzare le ragioni
che hanno spinto verso queste scelte bisogna cominciare chiedendosi
quanto un file binario pesi più di un file di testo.
Se si considera lo studio di cui il grafico sottostante mostra
il risultato, si noterà come la distribuzione di articoli
in formato testo abbia il valore medio di 5K con un valore
massimo di 2K.
Dal lato opposto la distribuzione degli articoli composto
oltre che da testo anche da codice binario ha una media che
può essere fissata sui 45KB e due picchi rispettivamente
a 100KB e a 2KB.
Un ulteriore studio mette invece in relazione i newsgroup
suddividendoli innanzitutto nelle due categorie primarie "binario"
e "testo" dove il primo indica i newsgroup binari
e il secondo i newsgroup di testo.
In questi ultimi è stata poi operata una seconda distinzione
di fondo in base alle macrocategorie di argomenti (misc, comp
e così via).
Si è dunque proceduto con l'analizzare la frequenza
con cui gli utenti andavano a leggere i due gruppi nel corso
della stessa sessione ossia dall'apertura del newsreader in
loro possesso fino alla sua chiusura.
Il risultato ottenuto è una correlazione negativa tra
i newsgroup binari e tutte le altre categorie: questo significa
che gli utenti che leggono articoli binari generalmente tendono
ad ignorare gli articoli di solo testo e viceversa.
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