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Visual Basic ed il protocollo NNTP: creare un newsreader (seconda parte)

Questa lezione, consultata da 2649 utenti, è stata giudicata di ottimi contenuti , con un'esposizione perfettamente comprensibile e con un livello di approfondimento ottimo da 37 votanti.


Client trace

Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, la figura dell' "utente che scarica gli articoli" da un determinato server delle news non sempre è assimilabile ad un individuo che utilizza un qualsiasi newsreader dalla propria postazione di casa o dall'ufficio.
Nel 60% dei casi il traffico inteso come flusso di articoli richiesti dai client avviene per opera di robots, i cosiddetti "automated clients" che scelgono un determinato server delle news e ad intervalli regolari scaricano la lista dei messaggi non ancora presenti sul proprio hard disk e per ognuno di essi richiedono l'overview, l'elenco dei parametri che contraddistingue il singolo articolo (data di invio, mittente, oggetto).

Un esempio della portata del fenomeno viene mostrato nella tabella sottostante dove visualizzata una classifica dei primi cinque newsgroup basata sul criterio della popolarità (ossia in base al numero di richieste inoltrato). In particolare nella seconda colonna viene visualizzata la percentuale di richieste in relazione alle richieste complessive verso tutti i newsgroup.

Nome del newsgroup
% di richieste
 Misc.jobs.offered
 2.55
 Misc.jobs
 1.48
 Biz.jobs.offered
 1.42
 News.lists.filters
 1.42
 Alt.nocem.misc
 1.39

Potrà risultare strano che i gruppi più popolari siano quelli che trattano esclusivamente domande e offerte di lavoro e regole e tattiche antispam.
Da un'analisi piuttosto recente (si parla di circa un anno e mezzo fa), si è scoperto che escludendo l'attività dei robots, la classifica si modifica nella direzione mostrata dalla tabella sottostante.
Alcuni newsgroup sono stati mascherati volutamente dagli autori del report:


Nome del newsgroup
% di richieste
 Alt.mag.xxx
 1.28
 Alt.binaries.pictures.xxx.yyy
 0.65
 Comp.lang.perl.misc
 0.61
 Comp.sys.ibm.pc.xxx.yyy
 0.59
 Tw.bbs.comp.hacker
 0.53

Il numero di messaggi al secondo richiesti dai client "umani" viene così a non corrispondere più con il totale dei messaggi scaricati ogni secondo dai server delle news.
La figura sottostante dimostra questo squilibrio tra attività umana ed automatizzata (fonte: COMPAQ Reasearch):



La tabella sottostante invece mostra il numero di richieste effettuate verso lo stesso messaggio, ossia quante volte è stato richiesto il trasferimento sul client del corpo del messaggio.

N° di consultazioni
% consultazioni (in assoluto)
consultazioni senza robots
 0
64%
 80%
 1
27%
 16%
 2
4.3%
2.4%
 3
1.0%
 0.6%
 più di 3
4.7%
 1%

Si legge facilmente dalla tabella come nella gran parte dei casi gli articoli non vengono mai letti (l'80% se si escludono gli automated clients).
La differenza tra le due percentuali della prima riga indicano invece l'importanza dell'attività degli automated clients.



Feeder trace

Dallo studio del numero e della tipologia di articoli inviati ai server delle news si desume ciò che viene mostrato nella figura sottostante (fonte: COMPAQ Research)


In particolare vengono analizzate due tendenze differenti: il numero di articoli per newsgroup ed il totale di byte trasmessi a ciascun newsgroup.
Lo schema sopra indica è da leggere in questi termini: i primi X newsgroup ricevono l'Y (%) dell'intero traffico e l'Y (%) del totale di byte.
Il fatto che la curva dei byte mostri la tendenza a crescere più velocemente rispetto alla curva dei messaggi può suggerire che esistono pochi newsgroup che ricevono un numero elevato di articoli di dimensioni notevoli.
Ciò viene confermato anche dal raffronto con la tabella seguente.
Vengono infatti messi a confronto quattro newsgroup per ciascuna delle categorie in analisi: numero di articoli e totale di byte ricevuti.

CRITERIO I: numero di articoli
CRITERIO II: numero di byte totali
newsgroup
% di articoli
newsgroup
% di byte
 Misc.jobs.offered
1.5
 Alt.binaries.sounds.mp3
 10.6
 News.lists.filters
0.8
 Alt.binaries.warez.ibm-pc
 5.2
 Alt.nocem.misc
0.6
 Alt.binaries.games
3.5
 Alt.jobs
0.5
 Alt.binaries.cd.image
 2.7

In termini di byte pertanto i primi quattro newsgroup (colonna 3) detengono più del 22% dell'intero traffico mondiale. E queste tipologie di gruppi vengono definite "newsgroup binario" (binary newsgroup) in quanto gli utenti che vi accedono possono allegare file binari anche di grosse dimensioni.
Nel paragrafo che segue verrà tracciata una distinzione tra newsgroup binari e newsgroup di solo testo.


Newsgroup binari e newsgroup di solo testo

Molti tecnici ed esperti amministratori di USENET convengono sul fatto che la presenza di newsgroup binari e la loro popolarità in fatto di frequentazione, danneggi in qualche modo il sistema in quanto ne viene aumentato in maniera esponenziale il carico di lavoro.
Si ritiene pertanto che la necessità di porre dei limiti al flusso di informazioni in formato di byte che giungono a questi gruppi sia un elemento da tenere in forte considerazione.
Sono state allora ricercate e selezionate alcune possibili procedure o filtri atte in qualche modo a preservare il sistema dal collasso. Due di esse sono quelle elencate di seguito:

· Utilizzo di un timeout
· Sezionamento dell'hard disk e destinazione separata di ciascuna partizione in base alle necessità oppure utilizzo di hard disk separati

La prima soluzione rappresenta una cosiddetta expiration policy ossia un sistema di difesa basato sulla determinazione del tempo massimo entro il quale il file binario può risiedere sul server delle news.
In questo modo pertanto non si bloccherebbe l'accesso di tali file al server ma se si creerebbe una sorta di spirale nella quale un file più recente va a sostituire quello più datato, in modo tale da mantenere il carico dell'hard disk in ogni momento della giornata su un valore più o meno fisso.
La seconda soluzione invece individua una risposta nell'utilizzo di hard disk separati e quindi più facilmente gestibili tramite policy orientati unicamente ad essi.


Se si desidera provare in prima persona ad analizzare le ragioni che hanno spinto verso queste scelte bisogna cominciare chiedendosi quanto un file binario pesi più di un file di testo.
Se si considera lo studio di cui il grafico sottostante mostra il risultato, si noterà come la distribuzione di articoli in formato testo abbia il valore medio di 5K con un valore massimo di 2K.
Dal lato opposto la distribuzione degli articoli composto oltre che da testo anche da codice binario ha una media che può essere fissata sui 45KB e due picchi rispettivamente a 100KB e a 2KB.
Un ulteriore studio mette invece in relazione i newsgroup suddividendoli innanzitutto nelle due categorie primarie "binario" e "testo" dove il primo indica i newsgroup binari e il secondo i newsgroup di testo.
In questi ultimi è stata poi operata una seconda distinzione di fondo in base alle macrocategorie di argomenti (misc, comp e così via).
Si è dunque proceduto con l'analizzare la frequenza con cui gli utenti andavano a leggere i due gruppi nel corso della stessa sessione ossia dall'apertura del newsreader in loro possesso fino alla sua chiusura.
Il risultato ottenuto è una correlazione negativa tra i newsgroup binari e tutte le altre categorie: questo significa che gli utenti che leggono articoli binari generalmente tendono ad ignorare gli articoli di solo testo e viceversa.